XXVIII SEME DI CONOSCENZA

LE LINGUE: UNA, NESSUNA, CENTOMILA!

PARADISI O INFERNI, 

MA TUTTE STORIE, VITA E AVVENTURE

“Ogni bambino 

dovrebbe crescere 

conoscendo almeno 

una seconda lingua.” 

Un anonimo ha scritto 

questa  massima quasi sacrosanta,

tanta è L’IMPORTANZA DELLE LINGUE,

ora più che mai,fosse anche solo madrelingua e dialetto. 

Ma PERCHÉ E QUAL È QUELLA INDICATA DALL’AUTORE?

Ma andiamo per ordine.

I linguisti fanno risalire l’origine 

del linguaggio umano al Paleolitico,

mentre la Bibbia parla 

della Torre di Babele. 

Nel libro sacro della Genesi, infatti, 

si narra che gli uomini vollero sfidare Dio

costruendo un edificio molto elevato,  

la Torre di Babele, 

quasi a sfiorare il cielo. 

Allora Dio, per punizione, 

creò tante lingue diverse

in modo che gli uomini 

non si comprendessero tra loro 

e rimanessero confusi. 

Prima di quel fattaccio, 

l’unica lingua primogenia 

e progenitrice di tutte le altre,

era l’Ebraico. 

Verità e leggenda si fondono così insieme,

come la storia del Big Bang!

Comunque sia, 

pensa alla fortuna che avevano i ragazzi 

prima di quella famigerata torre,

per il rompicapo in meno delle lingue da studiare! 

Io lo dico, e tu ci ridi su,

ma pure quanta ricchezza in meno! 

Come poi le tante lingue siano nate, 

abbiano vissuto evoluzioni ed intrecci tra loro, 

solo Dio lo sa e la Storia c’insegna!

Ora le  lingue straniere sono importanti 

perché ci permettono 

di entrare in contatto    

con altre persone nel mondo

e avere così nuove amicizie; 

ci consentono di scoprire culture, usi e abitudini differenti,

ci ‘regalano’ maggior divertimento e sicurezza nei viaggi. 

Le lingue c’invitano a fare esperienze interessanti 

di studio, lavoro e vita all’estero.

Infine sono argomenti simpatici 

per conversazioni intelligenti. 

Tutto questolo potevi magari 

facilmente immaginare.

Forse però non sai che 

imparare e praticare nuove lingue 

è anche molto altro, 

come, ad esempio, 

prendere decisioni migliori 

e più velocemente, 

sentendoti anche più sicuro.

Numerosi studi scientifici hanno dimostrato inoltre che 

parlare correttamente almeno una lingua straniera 

stimola l’intelligenza, 

aumenta la capacità di apprendimento 

e la velocità di comprensione,

rafforza la memoria, 

permette risultati migliori negli esami e nei test, 

favorisce il sistema nervoso,

affina l’udito e l’attenzione

e può ritardare,

se non addirittura scongiurare, 

l’insorgere di malattie 

legate all’avanzare dell’età,

rendendoci così più sani e in forma. 

Ti basta?

Bello tutto questo, 

tuttavia lo studio resta 

un osso duro a scuola,

assieme alle Stem.

Fonologia,  morfologia e sintassi 

a volte sono certamente molto differenti da quelle italiane!  

Capire le domande, costruire le risposte

e procedere con le traduzioni 

possono diventare veri scogli

‘facilmente’ superabili 

con studio, pazienza e dedizione

immaginando davanti a sé

sia durante che dopo, 

le tante buone ricompense  

dei benefici appena elencati.

Io, più lingue apprendo,

e più mi sento arricchita dentro 

nell’accogliere e comprendere ciò che è diverso;

Conoscendo qualche lingua,

anche assai diversa dalla mia, 

sento i miei modi di pensare e comunicare diversi, 

nel senso di migliori, 

come lo è ora la mia cultura in generale, 

e sono felice di vivere questi aspetti in pienezza. 

Alla Storia e agli studiosi del mondo 

lascio tracciare la bellezza ufficiale 

e l’importanza pomposa di ogni cultura, 

compresa la mia italiana, 

di cui vado molto fiera,

resa manifesta e immortale nei secoli 

da tante opere grandiose  

di geni illustri dello stivale in ogni ambito.

Più studio le lingue

e più mi appassiono anche all’Italiano,

ecco quella seconda lingua 

di cui sopra. 

Derivato dal latino popolare,

l’Italiano è il risultato 

di una trasformazione linguistica 

durata secoli, 

complici anche i cambiamenti socio-politici 

che hanno travolto la penisola italica

tra il IV e X sec dopo Cristo. 

Infine riservo pure attenzione 

ai numerosi DIALETTI locali, 

autentici templi di genuina saggezza rurale,

e non solo, di tante classi sociali del passato.

Di queste e dei dialetti 

non dobbiamo mai vergognarci,

anzi dobbiamo conoscerli, onorarli e ricordarli, 

perché, assieme alle fatiche e ai sacrifici

di tanti nostri avi noti e sconosciuti, 

colti e analfabeti, 

hanno costituito i mattoni 

dei nostri usi, abitudini e  

creato l’autentica cultura italiana,

intrisa di religione, riti antichi e gesti quotidiani,

umili e sapienti al tempo stesso.

Dunque, STUDIA BENE QUALCHE LINGUA STRANIERA, 

non solo in esecuzione di quella biblica punizione,

ma PER ESSERE UN MIGLIORE CITTADINO DEL MONDO! 

Nel farlo mettiti in discussione, 

perché soltanto in quel momento nasce una cosa meravigliosa 

che si chiama ricerca, curiosità, pensiero critico!

E, COME ITALIANO / ITALIANA,

da sempre, per scelta o casualità. 

STUDIA BENE LA TUA MADRELINGUA,

che ti è patria e matria insieme. 

Onorerai così 

la Storia della nostra penisola, 

il pensiero umanista delle sue origini,

a volte criticato dagli stranieri, 

i nostri predecessori, 

e per ultimo,

non certo per importanza, 

il buon caro Dante, 

padre dell’Italiano

che nell’Inferno,

definiva il nostro ‘Il Bel Paese’ ( XXXIII, 80 ),

seppur con un tono particolare,

e, io aggiungo giocando, 

‘degno di nota’ ( XX, 104 ), ‘a viso aperto’ ( X, 93 ). 

L’Italiano, una lingua tra le altre: 

tutti mezzi per rendere 

più ricchi i nostri pensieri, 

vividi e brillanti. 

CINZIA FORTUNI 2024

#semidiconoscenza

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