XXV SEME DI CONOSCENZA 

OTTIMISTA: SOGNATORE O REALISTA? 

“L’ottimismo è il profumo della vita!”

recitava il poeta Tonino Guerra 

in una famosa pubblicità.

Chi mi incontra, e conosce, 

sa che questo mi appartiene

da sempre. 

Mi piace sfoderare pensieri positivi,

perché la vita e l’entusiasmo 

non possono rifiorire 

in un terreno pieno di paura 

dopo temporali e cadute. 

Nutro tanti sogni 

che mi fanno partire 

al mattino,

e mi muovo,

perché diventino 

progetti concreti,

azioni e risultati attesi.

MA COS’É L’OTTIMISMO OGGI? 

Intanto non è 

vedere un cielo senza nuvole 

quando ci sono,  

o convincersi a forza 

che tutto sia perfetto.

Il vero ottimista è colui che 

va oltre ai sogni, 

non si scoraggia 

alle prime avversità della vita, 

ma cerca un modo per superarle, 

dando un senso a quelle sconfitte

e poi riparte.

LA PAROLA ‘OTTIMISTA’

DERIVA DAL VERBO OPTARE,

e cioè ‘SCEGLIERE’, ‘SELEZIONARE’

I LATI MIGLIORI  DELLA REALTÀ. 

L’ottimista è in grado di optare per il meglio,

non si fa bastare le cose, 

e ne vuole di più, le migliori.

Sceglie di non accontentarsi 

di quel che è a portata di mano; 

vuole gettare 

la sua rete 

sulla meraviglia

delle tante possibilità 

e lì tiene lo sguardo.

Ma il buon ottimista 

non è un illuso, 

non crede di vincere sempre, 

confida piuttosto

in una vittoria diversa,

più vasta, più soddisfacente. 

Ecco perché mi piace dire che

L’OTTIMISMO È 

UN ATTEGGIAMENTO REALISTA 

e, al tempo stesso, possibilista.

Dici ottimismo

e ti compare in mente

il suo acerrimo avversario,

il PESSIMISMO,

che gli sgomita addosso 

con impeto inaudito.

Sembra quasi una guerra 

tra sogno e realtà 

che ti vede

protagonista subito 

e genio nuovo poi, 

quando maneggi, 

con cura e astuzia, 

la tensione dinamica 

tra queste due forze.

ORA COME SI COLTIVA L’OTTIMISMO? 

È un’arte che puoi sempre imparare! 

Prima di tutto sviluppa

la consapevolezza della situazione 

e sfida tutti i pensieri negativi. 

Impara a ritornare in te stesso/a, 

trova il tuo spazio 

tra i nuovi pensieri 

dopo errori e fallimenti. 

Le sconfitte 

fanno naturalmente 

perdere la bussola e tu, 

sfodera le tue forze,

ritrova i tuoi punti di riferimento, 

ciò che hai fatto bene comunque,

e passa al setaccio 

l’esperienza quotidiana 

attorno a quanto è successo. 

RIPARTI DA CIÒ CHE HAI

E INSEGUI

CIÒ TI MANCA!

Riprendi in mano 

le tue CONOSCENZE, 

di libri e di vita, 

non trascurare poi le tue ABILITÀ, 

ciò che sei capace di fare, 

e le tue COMPETENZE,

quello che hai già fatto bene, 

senza mai dimenticare

i TALENTI, l’espressione di te, 

e le POTENZIALITÀ,

tutte le tue possibilità,

che riconosci a te stesso/a da sempre

e diventano le tue etichette facilmente. 

Nell’elaborare il tutto, 

non dimenticare mai

le tue ASPIRAZIONI

e i tuoi DESIDERI! 

Cerca poi, senza esitazione, 

un valido supporto funzionale 

e fissa insieme obiettivi realistici.

Pratica infine 

la gratitudine,

come credi:

ti renderà benevolo 

e aperto verso questa nuova 

occasione di crescita personale!

Mentre prosegui passo a passo

poniti DOMANDE POTENZIANTI come 

“Cosa mi piace fare?”

“Cosa so fare già bene?”

“Cosa mi riconoscono gli altri che so fare con arte? 

“Cosa conosco ora su questo argomento dove ho fallito?”

“In che modo posso continuare ad essere ottimista realista?”

In questo esercizio 

si faranno notare 

TANTE INTELLIGENZE DIVERSE.

Tu puoi averne più di una: 

quella LINGUISTICA,

per l’Italiano e le lingue straniere,

quella LOGICO-MATEMATICA,

con tutto il suo infinito mondo dei numeri,

la VISUALE – SPAZIALE,

in piroette fantastiche, 

la CORPOREO –  CINESTESICA

che sa mettere in evidenza 

le tue sensazioni, 

e infine quella MUSICALE

tra strumenti e canti. 

E TU QUALI INTELLIGENZE PENSI DI AVERE? 

QUALI TI VENGONO RICONOSCIUTE? 

La vita poi,

è la più grande maestra.

T’insegna  

a distinguere 

i sogni dalla realtà;

ti indica come trovare 

l’EQUILIBRIO nelle cose, 

ben diverso dalla quiete apparente 

di una postura statica e immutabile, 

anche nell’identità. 

È proprio dalle sconfitte che

si può ripartire, 

e che si vede di che pasta 

è fatto il tuo ottimismo! 

Rimettersi in cammino, 

studiare ancora e fare di più, e meglio: 

questo è la mia idea di ottimismo realista! 

E PER TE COS’È L’OTTIMISMO? 

Un incoraggiamento facile di convenienza,

una mera chimera,  

o un ‘vero’ sogno realista? 

SII SEMPRE SOGNATORE / SOGNATRICE

SENZA ETÀ E CON I PIEDI PER TERRA! 

Andrai molto lontano,

oltre quello che speri!

Cinzia Fortuni 2024

#semidiconoscenza

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »