XXI SEME DI CONOSCENZA – RINASCERE E RIPARTIRE. FARE E SBAGLIARE. IMPARARE E DIVENTARE NUOVI ANCORA. 

È di nuovo primavera, quella vera.

Credevi si fosse dimenticata, tanto pareva non se ne fosse mai andata. 

Era rimasta a braccetto dell’ultimo cupo inverno, come sorella, forse, di stagioni passate. Invece è puntuale, viva e vispa più che mai. 

Fa l’occhiolino al sole, scherza con il vento, raccoglie le prime viole. 

Si fa beffa degli acquazzoni giganti; 

si diverte perfida con palle trasparenti e pesanti; 

getta coperte tardive immacolate 

su montagne già nate.

E si stupisce. Sempre.

Ora l’aria diventa tiepida e si spoglia; ora gela e si ricopre. 

È di nuovo primavera, magari più bizzarra del solito. 

Che la natura adesso si sbagli? 

Ma no, ascolta, gli uccellini cantano ancora. 

Osserva il manto nuovo sulla terra punteggiato di giallo, viola e azzurro, è quello di ogni inizio. 

Tocca la delicatezza delle gemme schive e curiose che fanno capolino tra fili d’erba impettiti. 

La Natura, così vestita a festa, è finalmente pronta, e ricomincia a vivere.

Perché senza azione non c’è vita, e poi armonia ed equilibrio insieme. 

E t’invita, burbera e leggiadra insieme

A PENSARE IN GRANDE, FARE E SBAGLIARE, 

A RIPROVARE ED IMPARARE ANCORA, 

A COLTIVARE UNA SANA CULTURA DELL’ERRORE, 

quell’errore che tu, a scuola, nel lavoro e nella vita, 

rifuggi come la peste, ops, come un altro covid, 

che non vuoi sentire nemmeno nominare perché ti etichetta. 

Ma l’errore non deve essere un tabù, no. 

È un prezioso strumento di apprendimento 

per te stesso e per gli altri. 

La nostra cultura dei paesini e delle città, della nostra Europa, 

non vede l’errore come abilitante.

La nostra cultura tende solo a punire e aggredire, 

sanzionare ed ammonire senza pietà.

È pensiero comune, infatti, che solo così facendo 

possa diminuire l’eventualità che l’errore si ripeta.  

Ma, per fortuna, esistono altre culture, 

e la natura, come la vita, è grande maestra. 

L’errore nasconde problemi, dubbi, ripensamenti, anche fallimenti, 

lo sai, non lo sai, comunque lo puoi immaginare. 

Ti fa sentire fallito e piccolo. 

Ma tu, COME PUOI ESSERE GRANDE IN TUTTO QUESTO? 

Inizia ad ACCETTARE  LA SFIDA DELL’INCERTEZZA CHE CREA L’ERRORE 

E  RIMETTITI IN DISCUSSIONE CON CORAGGIO;

tollera frustrazioni, evita auto-giudizi negativi, 

dai nomi nuovi all’essere arrabbiato con te stesso.

GRANDE puoi esserlo anche e soprattutto 

NEL CHIEDERE SCUSA SOLO A TE STESSO

per quello che sei stato in quello che è successo.

E poi ti guardi intorno, ecco il passo successivo. 

CHIEDERE UN FEEDBACK ESPERTO sull’accaduto è un dono. Ti offre la possibilità di vedere te stesso da una prospettiva diversa; ti fa scoprire quelle tue aree deboli e imperfette, ma allo stesso tempo significative, comunque di certo da migliorare, che altrimenti rimarrebbero nascoste ed improduttive, a volte persino dannose. 

Sarà cosa buona poi 

APRIRSI ALLA CRITICA COSTRUTTIVA in modo fiducioso, 

IMPARARE  A TRASFORMARLA NEL PROPRIO CARBURANTE 

DI CRESCITA ED EVOLUZIONE  e andare. Ecco il terzo passo. 

TU NON SEI I TUOI ERRORI. TU VAI BENE COME PERSONA.

QUELLI  SONO AREE DI CRESCITA, 

OCCASIONI PREZIOSE PER DARE FIATO E SPAZIO A NUOVI EQUILIBRI. 

RICONOSCERE che possiamo commettere errori è liberatorio e umano.

ACCETTARE di farsi aiutare in modo funzionale è da veri supereroi. 

E così ripartire, per imparare e diventare nuovi e grandi ancora, 

per risvegliarsi alla vita e alla felicità.

Come insegna la primavera, come un Omero di questo tempo. 

Cinzia Fortuni 2024

#semidiconoscenza

1 comment

  1. Jacopo Rampazzo

    Molto molto interessante e profondo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »