A sei anni varchi il portone della scuola e tutto cambia, perfino il tuo nome.
Vieni svestito dei tuoi interessi e adornato da studente con una password identificativa.
Sei valutato su tante materie e ritenuto intelligente, mediocre o genio.
Ma SEI UNA PERSONA PRIMA DI TUTTO, con pregi e fragilità, con miserie e qualità, con i tuoi talenti e aree di miglioramento.
“Sei ignorante, non vali niente!” “Sempre buono a nulla!” “Possibile che ogni volta sbagli tutto?” “Anche questa volta non hai risposto correttamente!”: ecco messaggi devastanti che diventano lance conficcate senza pietà, colpe che t’implodono dentro ed offuscano il tuo futuro.
Sono frasi che si tramutano in situazioni di errore assoluto e restano disfunzionali a lungo per lo studente.
Ti senti un fallito senza possibilità di rimediare.
LE TUE AZIONI possono così NON apparire PERFETTE, MA SONO pur sempre MIGLIORABILI.
Càpita anche che ti dicano: “Hai fatto una verifica impeccabile, hai risposto a tutte le domande in modo egregio ! Meglio di così non potevi fare!”
Così ti senti un genio, arrivato in cima alle vette della bravura e della conoscenza.
Anche queste affermazioni destabilizzano il tuo equilibrio perché sembra che non devi fare altro.
Sei il nuovo Zeus sull’Olimpo della conoscenza!
Senti che nessuno potrà toglierti la corona degli allori per sapere più di te.
Ormai non hai più niente da imparare di nuovo in quel campo.
Fine dei giochi.
TUTTO, SEMPRE, NIENTE, OGNI VOLTA e ANCORA SONO (avverbi, nomi, pronomi) indefiniti, GENERALIZZAZIONI senza chiare indicazioni.
Questa È anche UNA MODA NEL PARLARE DI OGGI, una nuova cultura.
ORA USIAMO SPESSO SOLO AGGETTIVI E AVVERBI E CI SCORDIAMO DEI SOSTANTIVI ESSENZIALI, ossia persona, ragazzo e ragazza (es. “Tu sei ignorante sempre!” vs “Tu sei una persona e qualche volta ignorante!”).
All’aggettivo, comodo o scomodo di turno, viene aggiunta invece l’etichetta implicita di un paradosso moderno ‘per sempre finché dura ’.
Cosa dire allora?
Ecco degli esempi, come dire, ‘salvifici’ che puoi dire a te stesso innanzitutto: “In generale il testo / il discorso è corretto, scorrevole, va bene. Solo LA MIA AFFERMAZIONE / ESPOSIZIONE IN QUESTI PUNTI … è stata IMPRECISA / POCO CHIARA; IN QUESTO PASSAGGIO sono stato POCO CONVINCENTE / HO CONFUSO dei concetti. “
Nel caso di un ottimo lavoro: “LAVORO BEN FATTO, da prendere e portare come esempio. IN QUESTI PUNTI … POSSO PARTIRE PER SVILUPPARE ALTRI CONCETTI E IDEE! “
Così facendo le aree di miglioramento verranno circoscritte senza abbattere il tuo io più profondo.
Saranno salve la tua autostima, la voglia di fare e di studiare.
E l’esaltazione spontanea, spocchiosa e stravagante sarà tenuta a bada e conservata per festeggiamenti privati.
Tutte queste consapevolezze ti porteranno a diventare piano piano da mediocre a bravo e poi anche a genio, chissà …
“Il mediocre osserva e copia, il bravo comprende e impara, il genio persiste e crea” dice l’equilibrista!
Rita Levi Montalcini sosteneva: “La mia intelligenza è mediocre. I miei unici meriti l’impegno e l’ottimismo.”
E se lo diceva lei che è diventata Premio Nobel, c’è da crederci!
Copia dai Grandi, impegnati e sii ottimista!
UNA PERSONA NON È INTELLIGENTE O STUPIDA SE RIESCE O MENO NELLE MATERIE DI SCUOLA.
È semplicemente BRAVO O NO in quelle aree.
NELLA VITA ci saranno TANTI altri SETTORI nei quali cimentarsi, DOVE È RICHIESTA sí la CONOSCENZA, ma rivestita di tanta COMPETENZA E ABILITÀ.
Quindi intanto … studia e NON TEMERE DI SBAGLIARE, ma IMPARA DALL’ERRORE subito e vincerai meglio nella vita.
Restare nell’errore è mediocrità, uscirne è intelligenza e migliorare l’eccellenza.
Cinzia Fortuni 2021
#semidiconoscenza
Lida Naccarato
I find these words of encouragement are needed by many if not all students. If they are showing good progress, the words encourage them to aim higher. If they feel they did not show good progress, the words encourage them to try harder and forego disillusionment and aim always for better results. To try is to gain. Not to try results in mediocrity and failure sometimes. Your blog provides positive encouragement, which is always needed to thrive.