È di nuovo primavera, è tempo di archiviare il letargo. Il disgelo toglie il ghiaccio dalle cose e le rimette in cammino.
Allungo lo sguardo e scorgo annunci silenziosi ovunque. Nel mio giardino le prime violette profumate sonnacchiose fanno compagnia alle timide margherite che si lasciano raccogliere sotto il primo sole che stempera l’ultimo rigore.
Alle spalle un anno strano, impegnativo, sospeso che continua imperterrito. Qualcuno l’ha anche definito perso.
È in corso un cambiamento epocale, un nuovo Big Bang che convoglia nei social media e nel web, senza distinzioni di sorta, consapevolezze e condivisioni, info e idee, richieste di aiuto e speranze, come in una nuova arca di Noè. Nell’aria un vortice colmo di paura gela nuovamente tutto e rimanda tutto. Ci sentiamo molle di forze represse senza dimenticare che siamo fatti anche di energia, oltre che di ossa, muscoli ed emozioni.
È come se avessimo rallentato le forze e l’anima e solo ora potessimo aprire una valvola che stava per saltare.
C’è voglia di stare all’aperto, di avventura, di liberare emozioni più forti di prima.
Io voglio credere che questo sia soprattutto il tempo dell’introspezione per fare il punto del sé, delle proprie cose, per trovare nuove vie di sopravvivenza e nuove soluzioni di vitalità. L’intelligenza emotiva, fatta soprattutto di autocontrollo e motivazione, può essere il perno di questo lavoro interiore.
Rimaniamo ancora limitati nello spazio, ma possiamo liberare pensieri e idee andando oltre alle cose scontate, saltando i paletti del ragionare comune, verso un prato inesplorato puntellato di fiori che attendono solo di sbocciare.
Impariamo dagli animali a coltivare una paura consapevole.
Impariamo dai grandi della Storia a riguadagnare un cervello adolescente.
Impariamo dagli eventi epocali precedenti a reagire, a esplorare.
Il primo passo concreto è riaprirsi all’altro, anche raccontandosi, facendo uscire la paura negata e tenuta dentro.
L’altro passo sarà il viaggio, per ora nella natura, con un pizzico di adrenalina.
E TU COSA VUOI FARE PER RIPARTIRE DA TE STESSO COME PERSONA VIVA E VITALE, COME STUDENTE E PROFESSIONISTA?
Inizia mettendo su carta i tuoi desideri, i sogni e i progetti, piccoli e grandi, seri, seriosi e azzardati. Il primo impegno con te stesso.
Fatti guidare dal cuore, non dalla paura.
Per ricominciare ad essere, sognare e fiorire.
Per scrivere altre pagine della tua storia.
Cinzia Fortuni 2021
#semidiconoscenza
MARZO / APRILE / MAGGIO
Iside Bonsignore
Un modo incredibile di descrivere e esprimere il momento complesso che stiamo vivendo. Poter leggere ciò crea quella carica che serve a resistere e a sfondare l’attrito della paura che, spesso, influenza ogni nostro gesto quotidiano.
Seguirò sicuramente il consiglio di mettere su carta tutti i sogni e i desideri, magari posizionando in alto lo scopo di raggiungerli, uno per uno, con l’energia e l’amore necessari.
Cinzia Fortuni
Ciao Iside, grazie infinite per il tuo feedback.
La paura primordiale faceva scappare l’uomo dalle belve feroci; la paura attuale paralizza i pensieri e le azioni.
Ciò che possiamo fare ora è mantenere lo spirito utile della paura che ci fa restare lucidi nei pensieri e pronti nel trovare soluzioni al nostro vivere quotidiano. In questo processo i sogni, che vanno presto tradotti in desideri e poi in realtà, occupano un posto di primo piano come forza del nostro essere e motore del nostro andare.
Buoni sogni!
Patrizia Varelli
Bellissime parole che portano il cuore a sperare e la mente a reagire.
Riprendiamoci la nostra vita e iniziamo a costruire un futuro migliore
Cinzia Fortuni
Salve Patrizia, grazie infinite per il Suo feedback.
Da sempre amo infondere fiducia ed ottimismo attraverso le mie riflessioni.
Ognuno è costruttore del proprio destino che può disegnare con la penna del cuore e la luce della mente.
Insieme le forze aumentano e possono creare meraviglie per il futuro che vogliamo.
Buona vita!