All’inizio era il Verbo … un’altra cosa … poi arrivò l’avverbio, il sostantivo, gli aggettivi e i complementi vari …
Nel regno della conoscenza la grammatica ha sempre rivestito un ruolo complesso, antipatico e noioso.
Tutta una sfilza di regole, derivazioni dal Latino o Greco ed eccezioni da mandare in memoria senza un filo logico apparente.
Ma, come sosteneva Charles Baudelaire, la grammatica sa diventare anche una stregoneria evocativa dove le parole risuscitano, il sostantivo diventa maestà, l’aggettivo un abito trasparente e il verbo l’angelo del movimento che dà l’impulso alla frase.
Una delizia, insomma, solo se scritto bene, altrimenti è mera croce.
Nello scrivere avverti sempre comunque l’ombra di qualcuno che, con il dito puntato, incombe minaccioso.
Tu incurante degli eventi, ti muovi ancora sicuro e sereno nelle tue frasi scritte di getto, ed esiti pensoso al varcare certi concetti utili balenati in mente.
Poi ti giri e capisci : è lo sceriffo grammaticale!
Accigliato e con ghigno divertito brandisce la sua temuta arma, ehm, la fatidica penna rossa che destabilizza, grida e urla ai quattro venti.
Vuole coglierti presto in flagrante, ma tu non ci stai.
Continui a riempire il foglio e pensi ad un piano.
Ed ecco all’improvviso giunge a salvarti l’idea vincente: diventare un nuovo ‘Sherlock Holmes’ dei tuoi elaborati dove cercare punti sospetti, ehm errori, imprecisioni e refusi vari.
Pronto?
Bene, smetti i panni usuali dello studente, infila quelli seri del detective, prendi la penna, questa volta di colore verde, e lucida la mente!
Apri il testo di grammatica e iniziamo!
L’occhio scorre sulle righe e la penna sugli argomenti. Eccone alcuni che possono rendere il tuo stile più fluido, chiaro e piacevole se usati bene:
A) LA CONGIUNZIONE E, nota come operatore di coordinazione per eccellenza, è polifunzionale.
Già da piccoli la usiamo per unire le voci di un elenco.
In tutti gli altri casi si associa ad elementi diversi per meglio esplicitarne la funzione.
Abbiamo infatti :
-la “e anche” con FUNZIONE AGGIUNTIVA (es. La mamma e anche la zia indossano abiti dai colori sgargianti);
-la “e invece” con FUNZIONE AVVERSATIVA E ANTITETICA con senso di ma, però, mentre, invece (es. Io scrivo e non ascolto);
-la “e infine / quindi” con FUNZIONE CONCLUSIVA (es. Il docente rallenta il ritmo del discorso e infine tace; Jacopo ride e quindi si diverte).
Ora viene ben utilizzata:
– COME CONSEGUENZA (es. sono stanco e vado a letto);
– COME SUSSEGUIRSI IMMEDIATO (es. mangio e sono da te);
-COME INSISTENZA E PRECISAZIONE (es. ecco l’ultimo libro di quello scrittore, ed è un buon libro)
La ‘e’ può essere posta anche all’inizio di frase con FUNZIONE ENFATICA, per un EFFETTO ESORTATIVO (es. E tu lo hai lasciato fare?) o SENSO POETICO (es. E le stelle stanno a guardare).
Tanti usi differenti, servitene bene con accorta profusione!
B) IL PUNTO E VIRGOLA
Come cugino stretto della ‘e’, sa dare contributi notevoli alla tua comunicazione scritta rendendola più precisa, comprensibile ed efficace.
INDICA generalmente UNA PAUSA PIÙ LUNGA DELLA VIRGOLA.
Si usa PER ESPRIMERE LA FINE DEL CONCETTO ENUNCIATO nella frase precedente e PER RIALLACCIARSI
AL SENSO GENERALE del periodo (es. Claudia aveva fatto tutto ciò che poteva; lo amava veramente).
Spezza e GESTISCE UN PERIODO COMPLESSO
(es. Andrea ama andare a passeggiare con Rocky, il suo amato e fedele springer spaniel; cammina lungo il canale e si stende sulla riva a respirare l’aria buona sgombrando la mente dai pensieri).
AIUTA altresì A TRADURRE in parole UN PENSIERO molto ATTORCIGLIATO (es.oggi andrò in montagna: è una bella giornata; fuori c’è un gran sole; più tardi mi raggiungerà la mia amica Camilla).
Si pone nelle frasi IN cui compaiono le ENUMERAZIONI, nonché TRA FRASI ACCOMUNATE DA UN UNICO O PIÙ FATTORI (es. La osservai con attenzione: i capelli erano biondi; gli occhi, azzurri; la pelle, diafana).
Oggi purtroppo si tende a sostituire il punto e virgola, da una parte con il punto per favorire la sintesi e la concisione, e dall’altra con la sola virgola per comodità.
Relegato sovente ai saggi e ai manuali, RISCOPRIAMONE IL SUO USO personalissimo e imprescindibile, come dare UN SENSO PIÙ APPROPRIATO ALLE
NARRAZIONI E IL GIUSTO RITMO NELLA LETTURA!
CORREGGERE risulta un gesto antipatico ma doveroso.
Tu inizia a cambiare e rettifica i tuoi errori e quelli degli altri ‘IN PUNTA DI PIEDI’ con leggerezza e delicatezza!
Usa il verde per sbloccare le chiusure mentali e aprirti al mondo ristabilendo l’equilibrio perduto!
Verso gli errori altrui usa sincera compassione alla ricerca dell’armonia con le leggi della natura umana e nel rispetto delle tradizioni.
Così facendo l’errore piano piano sparirà e rimarrà solo traccia del ragionamento funzionale.
Saranno gettate le basi per relazioni ‘ ecologiche e sostenibili’ tra te che scrivi e studi e chi ti sostiene attorno.
E girandoti indietro, ti accorgerai di tutta la strada fatta dai tempi di quel Verbo, di tutta la grammatica ben rivista senza aver mai speso tempo invano …
Cinzia Fortuni 2021
#semidiconoscenza
Lida Naccarato
What a very interesting and exciting platform to discuss grammar and punctuation! You made a very boring topic come to life! Well done.